Uno spazio restituito alla comunità. La riapertura della Biblioteca “Sbarra” Don Dario Flori » Cooperativa Gemma

Uno spazio restituito alla comunità. La riapertura della Biblioteca “Sbarra” Don Dario Flori

Grande partecipazione ieri pomeriggio per l’inaugurazione dei nuovi locali della Biblioteca “Sbarra” e del Pozzo di Giacobbe. È stato un momento di festa vero, in cui ci siamo emozionati nel gesto di scoprire la nuova targa e tagliare il nastro; un momento in cui abbiamo ricordato figure importanti del passato come Don Dario Flori detto “Sbarra”, e abbiamo ribadito insieme i valori fondanti della nostra associazione e della nostra comunità. 

nastro tricolore davanti alla porta
persone in giardino

Come ricordava durante l’inaugurazione Alessandra Covizzoli (Presidente del Centro Culturale Sbarra – Don Dario Flori), la vecchia casa colonica di via Fiume chiamata “Casa Ciantelli” fu individuata come sede del Centro Culturale Sbarra dall’allora parroco di Quarrata don Aldo Ciottoli, che nel 1990 volle la costituzione di un centro culturale locale che si ispirasse ai valori cristiani. La biblioteca era già esistente e per un periodo è stata anche aperta al pubblico; poi però l’attività si è fermata e i locali stavano andando in rovina.

Con il passare del tempo, la sinergia nata tra Centro Sbarra e Pozzo di Giacobbe ha portato alla formulazione del progetto “Sbarra: Biblioteca e oltre” per la ristrutturazione dei locali di proprietà della Parrocchia di Quarrata e la riapertura della biblioteca. Al centro del progetto non solo la ristrutturazione degli spazi, ma anche e soprattutto un lavoro dentro le stanze a stretto contatto con le persone, un lavoro di studio, cultura e crescita rivolto soprattutto ai giovani, per la promozione della loro autonomia e formazione personale.

persone e sindaco

taglio del nastro

Il progetto è stato finanziato da Fondazione Caript, rappresentata ieri da Paola Bellandi la quale ha evidenziato il servizio culturale importante e le potenzialità dei nuovi spazi, aggiungendo che la finalità che la Fondazione si pone è proprio questa: sostenere quelle realtà che fanno bene al nostro territorio. 

Il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti ha riconosciuto quello della biblioteca Sbarra come un percorso che dà lustro alla città di Quarrata, un luogo che ne conserva la storia e i valori fondanti. Il sindaco ha anche ringraziato tutte le persone impegnate quotidianamente nel volontariato e nell’aiuto verso gli altri, un sostegno importante dato alla comunità. Anche l’Assessore alle Politiche Sociali Lia Colzi ha espresso la sua emozione nel vedere gli spazi così cambiati rispetto al passato, oggi davvero accoglienti e adeguati.

 

biblioteca Sbarra
persone in biblioteca

Riprendendo le parole della nostra Presidente Daniela Gai, ci piace ricordare che la Parrocchia di Quarrata, più di 30 anni fa, assegnando questi locali alla nostra associazione, fece un investimento su una presenza viva sul territorio. I molti ragazzi presenti ieri ne sono la conferma, e c’è da dire che anche le idee e i progetti di miglioramento sono in continua evoluzione. Tra qualche mese infatti, una volta conclusi i lavori, ci sarà l’inaugurazione anche dello spazio esterno in cui verrà realizzato un giardino con giochi per bambini e spazio per le attività dedicate agli anziani, nonché un bagno per le persone con disabilità. 

Quella di ieri è stata un’inaugurazione nel segno della continuità e del miglioramento in cui finalmente un patrimonio custodito nel cuore di Quarrata è stato restituito alla comunità. Da parte nostra un grazie sincero a tutti gli operatori e i volontari che in questi giorni si sono adoperati senza sosta per prepare al meglio questo momento di festa; grazie a Vannucci Piante per gli addobbi, a Don Fulvio e alla Parrocchia di Quarrata, al Comune, al Centro Culturale Sbarra e a Fondazione Caript.

Ma soprattutto grazie a tutte le persone che ieri hanno deciso di passare da via Fiume e brindare con noi a questo nuovo inizio. È proprio quello che vogliamo: partecipazione, e che questi locali rinnovati siano davvero di tutti. Siano un luogo di comunità.

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